Subrahmāsutta

Subrahmāsutta
Samyutta Nikaya 2.17

Stando in piedi da un lato, il devaputta Subrahmā si rivolse al Beato con questi versi:

“Questa mente (citta) è sempre ansiosa,

questa mente (mano) è sempre stressata

per le cose non ancora manifestatesi

e per quelle già presenti.

Se esiste uno stato privo di ansia,

ti prego di rispondere alla mia domanda”.

Il Buddha: “Non senza comprensione (bojjhā) e fervore (tapasā),

non senza disciplinare le facoltà sensoriali (indriyasaṁvarā),

non senza lasciar andare tutto (sabbanissaggā)

vedo benessere per le creature viventi”.

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