Dolore e sofferenza: La Storia di Marpa

La storia di Marpa il traduttore

Quando Marpa, il grande maestro di meditazione tibetano e insegnante di Milarepa, perse suo figlio, pianse amaramente. Uno dei suoi allievi gli si avvicinò e gli chiese: ‘Maestro, perché piangi? Tu ci insegni che la morte è un’illusione.’

E Marpa disse: “La morte è un’illusione. E la morte di un figlio è un’illusione ancora più grande”.

Ciò che Marpa riuscì a mostrare al suo discepolo fu che, sebbene potesse comprendere la verità sulla natura condizionata di ogni cosa e sulla vacuità delle cose, poteva comunque essere un essere umano; poteva sentire quello che stava provando; poteva aprirsi al suo dolore. Poteva essere completamente presente per sentire quella perdita. E poteva piangere apertamente. Non c’è niente di incongruo nel sentire i nostri sentimenti, toccare il nostro dolore e, allo stesso tempo, comprendere la verità su come stanno le cose. Il dolore è dolore; la tristezza è tristezza; la perdita è perdita: possiamo accettare queste cose. La sofferenza è ciò che aggiungiamo loro quando le respingiamo.

(Ajahn Medhanandi)

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