LA METAFORA NELLA PEDAGOGIA DEL BUDDHA Richard Gombrich «Monaci, due tipi di persone travisano il Tathāgata: chi espone un discorso il cui significato necessita di essere interpretato come se fosse esplicito, e chi espone un discorso il cui significato è esplicito come se necessitante di essere interpretato; questi due, o monaci, travisano il Tathāgata.» (Anguttara... Continua a leggere →
Su Dharma primigenio e Buddhismo Theravada etnico tradizionale nel XXI secolo
«Ciò che qui colpisce di più è lo strano destino di Gautama, il Buddha. Per tutta la sua vita terrena, a quanto ci consta dalla storia, egli predicò una filosofia di stupendo rigore e di coraggio agnostico, una fisica spietata della realtà più intima dell'uomo nel suo bene e nel suo male, negandogli l'anima e... Continua a leggere →
Śūnyatā, il vuoto
Una prospettiva non settaria «La forma è vuota, e la vacuità stessa è forma; il vuoto non differisce dalla forma, la forma non differisce dal vuoto» (Sūtra del Cuore della Saggezza) La teoria del vuoto (Śūnya) è uno degli elementi distintivi della filosofia di Gautama Buddha, il quale affermò espressamente che il suo insegnamento era... Continua a leggere →
L’ambiguità dell’esistenza
Vicikicchā, il dubbio esistenziale ll termine Pāli per dubbio è vicikicchā; questo vocabolo deriva dal verbo ‘cikicchati’, ‘pensare’, ‘ragionare’ preceduto dal prefisso ‘vi’ (vigatā), che in questo contesto assume il significato di ‘disgiunto’. Vicikicchā è il pensare disarmonico, o semplicemente il dubbio/perplessità. Secondo Nina van Gorkom, «Il termine vicikicchā non indica il dubbio come lo... Continua a leggere →
