Amorevole gentilezza & visione profonda

“Yo ca mettaṃ bhāvayati,appamāṇaṃ paṭissato, Tanū saṃyojanā honti,  passato upadhikkhayaṃ.” “Per colui il quale, pienamente consapevole, coltiva l’amorevole gentilezza senza restrizioni,  i legami si affievoliscono, allorché egli contempla la distruzione degli attaccamenti.” - Mettābhāvanāsutta, Iti 27. “In una società popolata da persone viziose e piene di bramosia, l'amore finisce con una pugnalata. Tuttavia, quello da noi conosciuto culmina nell'emancipazione.” -Siri Samanthabhadra Thero *** Do seguito, alcuni spunti... Continua a leggere →

Vācāsutta : La parola

  aṅguttara nikāya 5 20. brāhmaṇavagga “Pañcahi, bhikkhave, aṅgehi samannāgatā vācā subhāsitā hoti, no dubbhāsitā, anavajjā ca ananuvajjā ca viññūnaṃ.  "Monaci, la parola, allorché dotata di cinque fattori, è una buona parola, non una cattiva parola, ed è inoltre irreprensibile e non criticata dalle persone sagge. Katamehi pañcahi? Kālena ca bhāsitā hoti, saccā ca bhāsitā hoti, saṇhā ca bhāsitā hoti, atthasaṃhitā ca bhāsitā hoti, mettacittena ca bhāsitā hoti.  Quali cinque? Quando è pronunciata al momento appropriato, quando è veritiera, gentile, densa di significato, e detta con amorevolezza. Imehi kho, bhikkhave, pañcahi aṅgehi samannāgatā vācā subhāsitā hoti, no dubbhāsitā, anavajjā ca ananuvajjā ca viññūnan”ti. Dotata di questi cinque... Continua a leggere →

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