Il linguaggio esoterico del primo buddhismo: La storia di Sāri­putta

Sāri­puttat­thera­vatthu (La storia del Venerabile Sāri­putta) Assaddho akataññū ca sandhicchedo ca yo naro; Hatāvakāso vantāso, sa ve uttamaporiso. Chi è libero dalla fede cieca (Assaddho)[1], che conosce l'increato (akataññū) [2], che ha sciolto i legami (sandhicchedo)[3], distrutto l'esistere, (Hatāvakāso)[4]  e rigettato il desiderio (vantāso)[5], Egli è invero una persona eccelsa. Dhammapada, 97 La saggezza del Venerabile Sāriputta Di... Continua a leggere →

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